Ogni anno, sin dal 1922, Legambiente promuove la Festa dell’Albero:
migliaia di nuovi arbusti vengono piantati nelle piazze e nei luoghi
degradati di tante città italiane. Attraverso tronchi bellissimi,
contorti e saldamente ancorati al suolo con grandi radici,
dal Trentino alla Sicilia, dalla Puglia alla Sardegna,
alberi antichissimi raccontano la storia dei secoli passati.
Castagno della Sicilia.
http://brianzacentrale.blogspot.it/2013/09/il-ciliegio-selvatico-di-besana-brianza.html
Il ciliegio selvatico di Besana Brianza è l'albero monumentale che rappresenta la Lombardia nel Giardino dei Patriarchi dell'unità d'Italia
Questo vive vicino a me e mi riprometto di andarlo a trovare in primavera.
Ricordo ancora i sei bellissimi alberelli che io e i miei compagni delle elementari piantammo in un prato in occasione di una Festa degli Alberi. Adesso al loro posto ci sono delle orride palazzine... Grazie per questo post dedicato a questi Amici che oltre a essere meravigliosi ci tengono in vita, anche se molti di noi non lo capiscono.
RispondiEliminaCara Cristiana, veramente interessante questo post.
RispondiEliminaMolto bello l'albero gigante che hai fatto vedere.
Buona giornata cara amica.
Tomaso
Bellissimi, davvero.
RispondiEliminaI miei alberi preferiti sono il pino e il salice, ma anche questi sono superlativi.
Soprattutto il ciliegio, rilassa la vista non appena lo guardi.
Stavo seguendo in diretta il discorso di sfiducia della Cancellieri alla camera... poi ho visto questo post e mi sono rifatto gli occhi.
Grazie!
Non c'è nulla di più bello di un bell'albero.
RispondiEliminaEmana energia.
Moz-
Ciao Cri! Che belle immagini!
RispondiEliminaNon avevo mai visto un ciliegio così regale e maestoso. Un vero spettacolo!
Ecco le belle iniziative che ci fanno sentire ancora umani.
Ti abbraccio :)
Oh Cri, bellissimo ricordare questi fantastici giganti... Ne hanno viste di cose e ne avrebbero così tante da raccontare. La prima delle immagini che hai pubblicato è il Castagno dei Cento Cavalli, presso Sant'Alfio sull'Etna: la sua ceppaia, completamente ricoperta dai detriti lavici, per cui quelli che si vedono sono solo i rami, pare sia la più grande del mondo con circa ottanta metri di circonferenza. Un albero che sembra avere tremila anni. L'immagine credo sia quella del dipinto del pittore francese Jean Houel (o gli somiglia molto) custodito all'Hernitagé di San Pietroburgo... Sono così preparato solo perché ho vissuto a 150 metri da lui per un paio d'anni poco più di quindici anni fa. :-)
RispondiEliminaPerdona, Giò, avevo letto Sicilia ma ho scritto Sardegna, che tonta!
EliminaCri
Ma non fa niente... poi oggi la Sardegna merita di essere ricordata ahimé! E' molto bello anche il tuo ciliegio. :-)
EliminaMe lo abbracci, ti prego
RispondiEliminaAlberi maestosi che sarebbe bene mantenere a lungo così.
RispondiEliminaIl castagno della Sicilia è una vera d'arte della natura.
C'è qualcosa di molto poetico in un grande albero, ha visto quello che noi non abbiamo mai visto e resta là, immobile e saldo. Un albero è una creatura nobile.
RispondiEliminaCi si potrebbe perfino abitare in quel castagno della Sicilia :)
RispondiEliminaGli alberi sono gli elementi della natura che più mi piacciono, perchè non sono arroganti ed inarrivabili come le montagne, nè minacciosi come i vulcani, ma, al pari di loro svettano verso l'alto, accoglienti e premurosi, dove gli uccelli nidificano e i bambini ci costruiscono rifugi, e sotto cui i viandanti trovano riparo e momentaneo ristoro. Fioriti o spogli, gravidi di neve o di boccioli, sono uno spettacolo per gli occhi e per il cuore, in ogni stagione e con ogni stato d'animo.
Quanta poesia in questo post :)
Un bacio