Ricordate la scelta di Sophie, la madre ebrea che l'ufficiale delle SS
costringe a fare una scelta, ovvero decidere chi salvare tra i due figlioletti?
Ho rivisto questo film assieme a mia nipote che è naturalmente inorridita difronte a quella scena straziante, Commentando poi il film, si è chiesta se, posta in una situazione estrema, lei o chiunque altro, avrebbe il diritto di salvare un proprio caro a scapito di altri, e quali altri e quanti altri.
A mio parere, l'uomo, nonostante l'evoluzione millenaria, è rimasto un 'selvaggio'. L'antropologia e la sociologia si sono sbizzarritae in varie teorie , a cominciare da Socrate, ma a ben guardare la società tutta, è formata da piccole cellule, ancor più piccole delle tribù e dei clan, piccole cellule che formano appunto le famiglie, raggruppamenti di poche persone ove vige il legame di sangue, ove l'arrivo di un estraneo, in occasione di matrimoni o unioni, può creare problemi.
Ognuna di queste cellule ha un proprio spazio da difendere.
In genere il loro 'credo', alla faccia dei dogmi religiosi è:
"mors tua vita mea".
A parer vostro, è giusto che sia così?
Scusate la latitanza, sono indaffarata.
costringe a fare una scelta, ovvero decidere chi salvare tra i due figlioletti?
Ho rivisto questo film assieme a mia nipote che è naturalmente inorridita difronte a quella scena straziante, Commentando poi il film, si è chiesta se, posta in una situazione estrema, lei o chiunque altro, avrebbe il diritto di salvare un proprio caro a scapito di altri, e quali altri e quanti altri.
A mio parere, l'uomo, nonostante l'evoluzione millenaria, è rimasto un 'selvaggio'. L'antropologia e la sociologia si sono sbizzarritae in varie teorie , a cominciare da Socrate, ma a ben guardare la società tutta, è formata da piccole cellule, ancor più piccole delle tribù e dei clan, piccole cellule che formano appunto le famiglie, raggruppamenti di poche persone ove vige il legame di sangue, ove l'arrivo di un estraneo, in occasione di matrimoni o unioni, può creare problemi.
Ognuna di queste cellule ha un proprio spazio da difendere.
In genere il loro 'credo', alla faccia dei dogmi religiosi è:
"mors tua vita mea".
A parer vostro, è giusto che sia così?
Scusate la latitanza, sono indaffarata.
Direi che è naturale. Forse l'unica cosa che, fortunamente, riesce ad avvicinare l'uomo alle bestie.
RispondiEliminaNon so... forse in assoluto dovrebbe non essere così. Ma è davvero difficile poter giudicare giacché ciò prevederebbe un'immedesimazione così assoluta nell'altro che solo pensarla sarebbe temerario. Bisogna trovarsi in certe situazioni estreme per rendersi conto di quali possano essere realmente le nostre pulsioni.
RispondiEliminaCara Cristiana, sono sincero! solo che si è trovato in questa situazione può sapere come agire. io non posso immaginare una così mostruosa situazione.
RispondiEliminaTomaso
Non è giusto, ma è la legge della sopravvivenza… il più forte vince sempre! Anche se è terribile…
RispondiEliminaCiao Cristiana
Ti dirò, ho visto questo film che ero poco più che una ragazza, avevo vent'anni ed avevo avuto da poco una bambina. Mi ha turbata, sconvolta, influenzata. Ho fatto una scelta, quella di non dover mai scegliere nella mia vita e adesso, col senno del poi, so che questo non è stato un bene.
RispondiEliminaPurtroppo è uno di quei casi in cui tu non puoi mai dire come reagirai finchè non ti ci trovi dentro e quindi credo sia impossibile darsi una risposta.
Ciao Cristiana, non affaticarti troppo :)
Francesca
Sì, io la penso esattamente come te!
RispondiEliminaQuanto alla scelta, io non sceglierei.
Moz-
No per me non è affatto giusto e non mi voglio arrendere ad accettare questa filosofia.
RispondiEliminaAnch'io ho un ricordo molto forte di quel film. Ciao
quella scena una volta che la vedi non te la dimentichi più
RispondiEliminaIn condizioni disumane diventiamo disumani (o troppo umani, difficile stabilirlo). Tempo fa lessi la pazzesca testimonianza di un poveraccio riuscito a fuggire da un lager in coreA del norD. C'era finito da bambino (anzi, mi pare ci fosse proprio nato) e vivendo in un inferno simile per lui era stato naturale fare cose terrificanti e aberranti, come fare la spia contro i propri genitori e farli uccidere.
RispondiEliminaPer questo dobbiamo evitare le condizioni disumane, per questo dovremmo evitare l'esistenza di merde tipo putiN et similia...
Guai domandarselo
RispondiEliminaNon mi sono mai trovata in situazioni simili, ma credo che gli uomini potrebbero sorprendere in casi estremi.
RispondiEliminaCredo che sia l'intelligenza che rende crudele l'essere,
RispondiEliminagli animali uccidono per fame, per necessità,
l'uomo no, uccide per alrei motivi anche futili
e riesce a essere crudele, non è selvaggio è crudele.
Penso che se dovessi scegliere...preferirei morire io....Ma non oso immaginare una scelta così drammatica e triste....direi anche sadica da parte di chi mette a dura prova l'amore di una madre per i figli....quello dell'olocausto è uno delle barbarie che al solo pensiero, mi vengono i brividi....
RispondiEliminaUn abbraccio e grazie di essere passata a trovarmi
Non è giusto ma è umano,e l'istinto primordiale che ci porta a difendere i legami di sangue.
RispondiEliminaCiao,fulvio
Impossibile anche solo immaginarsi quale comportamento si potrebbe avere. Una disquisizione che ricorda un periodo storico che sarebbe stato meglio per tutti, non fosse mai esistito.
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