http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/06/16/news/motta_visconti_madre_e_due_figli_piccoli_sgozzati_in_casa_nel_milanese_fermato_il_marito-89079772/?ref=HRER1-1#gallery-slider=89111028
Sembra una normale mano umana, ed invece è l'arma che un cervello orripilante ha usato per sterminare la propria famiglia.
Di solito evito di parlare, in modo particolare, di questi fatti efferati, ma quando ho letto che uno degli inquirenti ha detto di augurarsi che il soggetto abbia agito in un attimo di follia e non secondo l'ipotesi, assai probale, di un piano premeditato mi sono chiesta se una tale follia possa albergare in un essere umano, senza che nessuno se ne accorga.
Sono ignorante in materia, ovviamente, ma leggendo i probabili moventi di questo mostro e la conclusione cui è giunto un altro degli inquirenti, secondo il quale l'omicida avrebbe agito perchè pressato dagli obblighi familiari e dal desiderio di una nuova esistenza, mi ha indotta a cercare il parere di Vittorino Andreoli.
Andreoli conosce bene le dinamiche: psichiatra e scrittore italiano, laureato in medicina e chirurgia all’università di Padova, ha dedicato la sua vita allo studio del comportamento umano e della follia, ed è un oppositore della concezione lombrosiana del delitto secondo cui i crimini vengano commessi necessariamente da malati mentali, sostenendo invece che vi è compatibilità tra la normalità e gli omicidi più efferati.
“Siamo circondati da nemici e sono pronti a ucciderci, per un nonnulla, per una banalità” o da "una violenza pulsionale, come se l’uomo avesse perso i freni inibitori”.
La spinta emotiva che porta a quella che Andreoli definisce la “degenerazione della specie” e la frustrazione, la “sensazione di mal d’essere che si prova nel mondo, nella esistenza ordinaria”, che agisce come un “debito di violenza. Si accumula e ad un certo momento si libera, diventa azione, nei confronti del minimo fastidio e della causa più insensata. Serve solo un oggetto su cui esprimersi: un figlio, o la moglie, un passante, chiunque permetta di compensare il senso di insoddisfazione e mostrarsi decisi, forti”.
Ciò che manca nella nostra società, l’elemento che permette alla frustrazione di esplodere e degenerare nell’omicidio è la percezione del male, “il male come fascino, come avventura, come trasgressione in una società in cui i ladri si chiamano furbi, le prostitute escort.
Se prima la psichiatria era “era la disciplina che si occupava di comportamenti sani e malati e che si proponeva di curare chi si comportava in maniera pericolosa”, ora essa non è più affidabile, “è confusa e non sa più delineare nulla poiché il tutto va legato alle circostanze e così l’uomo è anche buono oltre che cattivo e sano oltre che folle”.
Ha detto, dopo la confessione " Datemi la massima pena!"
Ci spero, ma senza isolamento e speriamo che i carcerati facciano un po' di giustizia, a modo loro
Non avevo saputo di questo delitto.
RispondiEliminaBeh, oggi ne han fermati un paio, di assassini.
Moz-
Agghiacciante come la follia coesista dentro la normalità. Mirka
RispondiEliminaAngosciante è che possa accadere senza che un minimo segnale possa preavvertire dello scatenarsi della violenza. L'uomo è una belva che solo i freni inibitori possono trattenere. Ma questi, a volte, sono molto deboli e si spezzano e la società d'intorno non aiuta certo a rinsaldarli.
RispondiEliminaCristiana credimi...sono senza parole...
RispondiEliminaIl mio pensiero va alle vittime. Non credo nella follia e non credo nell'incapacità di intendere e volere, se era stanco della vita familiare, se voleva rifarsene un'altra poteva separarsi, invece ha scelto di uccidere sua moglie e i suoi figli. Chi commette queste atrocità sa cosa fa e vuole farlo e se esiste davvero una "giustizia" che sia pronto a pagarne le conseguenze.
RispondiEliminaXavier
A volte si ha la sensazione che vi sia un progetto sociale perverso che genera mostri. E continua a generarne giacché lo stesso progetto produce un costante resettaggio della memoria collettiva, dunque anche del ricordo delle gesta più disumane!
RispondiEliminaMagari un uomo violento fosse capace di riconoscere prima un suo problema, invece di proiettare le proprie paturnie contro chi magari gli ha risposto male, piuttosto che non ha messo il sale nella minestra, piuttosto che non ha fatto stare zitti i bambini e purtroppo prima che qualcuno ci vada nel mezzo, rimettendoci la vita.
RispondiEliminaSi butti via la chiave.
Buona serata
Paolo
Perchémmai degenerizzazione della specie, quando specie?
RispondiEliminaCara Cristiana, dopo una settimana di riposo, vedo che posso dire che basta con questi mostri travestiti da uomini!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio cara amica, un forte abbraccio.
Tomaso
Spero di riuscirci questa volta anche se fischietta di tanto in tanto per segnalarmi il pericolo di cui ti ho parlato.
RispondiEliminaQuest'uomo non è un pazzo e purtroppo la teoria di Andreolli mi pare esatta. Si è voluto liberare di moglie e figli per andarsene con un'altra donna, che non lo voleva sposato e padre. Io sono convinto che il male sia dentro tutti noi, in parti disuguali col bene. A volte in certi individui, fortunatamente la stragrande maggioranza, il bene sovrasta il male così tanto che questo non può manifestarsi. Altre volte è il contrario. Allora ci si rivolge alla persona più vicina per liberarci di questa ondata di veleno che ci arriva alla gola. Nel mio piccolo -e lo ricordo nel mio penultimo post- anche io ho lasciato per un momento uscire fuori la bestia, come l'ho chiamata, provocato quanto vuoi ma avrei dovuto tenerla chiusa nel lurido buco dove albergava e non scorrazzare tranquilla in giro per il web. Io non potrei ammazzare nessuno materialmente, ma mi sono reso conto che la mia lingua quando diventa feroce fa del male che altrimenti non avrei mai fatto.
Questo individuo non è simile a noi. Non è pos-si-bi-le non è pos-si-bi-le affondare un coltello nella schiena di una donna che bene o male hai amato e con cui hai generato i tuoi figli, è orrendo. Ma non è pensabile, non si può immaginare un uomo che affonda un coltello nelle carni dormienti di una creatura di cinque anni, bellissima, che è sua figlia, e in un'altra di venti mesi. Io ho avuto figli e quelli che hanno avuto figli sanno che quella è l'età più bella per un padre, che sta sempre fuori di casa e quando torna trova i volti sorridenti dei suoi bambini che lo hanno aspettato per tutto quel tempo. Come puoi ammazzarli? Come puoi fare una cosa simile?
Adesso l'ergastolo è poco, ma è il massimo che abbiamo e la pena di morte sarebbe inadeguata perché troppo rapida. Io mi auguro che capiti in un carcere di delinquenti duri ma ONESTI, nel senso di gente che non avrebbe mai fatto una cosa simile, e che non venga sottoposto a particolare attenzione, tipo doccia da solo o aria da solo. Lo devono lasciare in mezzo agli altri e spero, confido, che ci pensino loro a sistemarlo.
Sembra che ce l'abbia fatto stavolta.
Viviamo in una società dove distinguere il bene dal male diventa un'impresa più che ardua a volte addirittura impossibile. L'orrore è alle porte ogni giorno, sembra incredibile ma è così, le notizie ne fanno da testimone.
RispondiEliminaSiamo sommersi da messaggi ed informazioni fuorvianti che rendono gli essere umani confusi ed in alcuni casi insensibili ignorando quali siano le vere ed assolute necessità. Lo so che questa è un'altra storia ma fa parte di questa nostra società che sforna di tutto anche l'orrore.
Un caro saluto.