eppure c'è del vero in quello che dice.A mio modestissimo parere, il cambiamento del ruolo della donna nella società, avvenuto principalmente nell'ultimo secolo, ha minato alla base la sicurezza dell'uomo che, anche inconsciamente, si è sentito sopraffatto. Non c'è quindi da meravigliarsi più di tanto se, non tutti, ma molti uomini, hanno avvertito l'arruolamento delle donne come un'invasione.Lungi da me l'idea di giustificare questi eterni bambini, ma mentre in
lunedì 23 giugno 2014
Le donne hanno paura di noi
http://digital.olivesoftware.com/Olive/ODE/IlFatto/default.aspx Qui tutti gli articoli
Non è una bella conclusione quella cui arriva il giornalista,
eppure c'è del vero in quello che dice.A mio modestissimo parere, il cambiamento del ruolo della donna nella società, avvenuto principalmente nell'ultimo secolo, ha minato alla base la sicurezza dell'uomo che, anche inconsciamente, si è sentito sopraffatto. Non c'è quindi da meravigliarsi più di tanto se, non tutti, ma molti uomini, hanno avvertito l'arruolamento delle donne come un'invasione.Lungi da me l'idea di giustificare questi eterni bambini, ma mentre in
eppure c'è del vero in quello che dice.A mio modestissimo parere, il cambiamento del ruolo della donna nella società, avvenuto principalmente nell'ultimo secolo, ha minato alla base la sicurezza dell'uomo che, anche inconsciamente, si è sentito sopraffatto. Non c'è quindi da meravigliarsi più di tanto se, non tutti, ma molti uomini, hanno avvertito l'arruolamento delle donne come un'invasione.Lungi da me l'idea di giustificare questi eterni bambini, ma mentre in
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Società triste quella in cui i due generi non ammettono la possibilità dell'esistenza di una diversità in senso lato, e si temono l'un l'altro per paura di perdere privilegi, per paura di non ottenerne abbastanza. Ma questa è una logica che appartiene ad uno solo dei due generi, una logica patriarcale, e non mi piace che l'altro, per paura di soccombere, vi si adegui anziché emanciparsene!
RispondiEliminaQuello di Belluno, fenomeno!! :D
RispondiEliminaMoz-
Cara Cristiana,, credo che la politica debba fare qualcosa per cambiare questa legge vecchia del 1941, e adattarla ai nostri tempi, è un dovere di ogni cittadino e uomo di rispettare le donne.
RispondiEliminaCiao e buona serata cara amica.
Tomaso
Grazie Cristiana, la tua lotta è anche la mia.
RispondiEliminaIl rispetto manca e nonostante i tempi attuali, sembra che questo sia, per molti, ancora difficile da recepire.
Intanto facciamoci conoscere per ciò che siamo realmente e con calma mandiamo avanti le nostre ragioni.
Ti abbraccio carissima.
Quanta strada ancora deve essere fatta! Ma non per questo dobbiamo desistere.
RispondiEliminaPurtroppo sta a noi uomini modificare l'immagine che diamo di noi alle donne. Finché continueremo a comportarci da bestie, come bestie le donne ci vedranno.
RispondiEliminaRingrazio Dio di essere nato quando questo conflitto atroce non esisteva, e ringrazio Dio di essere stato ufficiale nel 1960 e non adesso. Ricordo però che avevamo due ore di scuola elementare in caserma per insegnare ai nostri artiglieri e ai ragazzi del Nembo a leggere meglio e a scrivere meglio.
RispondiEliminaVeniva una maestrina carinissima. Una sera che ero di picchetto viene da me questa Anna e mi fa: "Mi accompagna tenente?" Erano le cinque del pomeriggio ma era inverno ed era sufficientemente buio, da dove stavamo noi all'aula c'erano più di 600 metri la maggior parte al buio. Così sono andato e lei mi ha confidato che alcune sere prima un paio di soldatoni avevano cercato di fermarla ma lei era corsa via. Le dissi di non muoversi che due ore dopo sarei tornato a riprenderla. Così ho fatto. Peccato che fosse già fidanzata. Insomma succedeva anche allora ma non sistematicamente come adesso. Basta leggere quello che succedeva ad Ascoli nella caserma di Parolisi.
Il lupo travestito da pecora si nasconde bene, il maschio è incapace di rapportarsi con una donna, deve sempre stabilire la sua supremazia e incapace di di confrontarsi con un dialogo costruttivo ricorre alla forza bruta, umiliando e sottomettendo la donna.
RispondiEliminaQuesto stato di cose deve cambiare e devono cambiare i maschi belve!
Un abbraccio
Xavier
Ciao Cri,
RispondiEliminacome sempre affronti temi caldi ed attuali. Io spero sempre che la maggior parte degli uomini e delle donne non sia rappresentata da quei casi che finiscono nei giornali o nella tv. Spero ancora che questi fenomeni si possano debellare, anche se si rimane sconcertati di fronte al dilagare della violenza, soprattutto tra le mura domestiche...
Brava, continua a denunciare, è parlandone che si crea una coscienza civile.
Un abbraccio :)
Cara Cri, Ferruccio ha ragione, io ho paura degli uomini...
RispondiEliminaCerto che scegliendo la vita militare, queste donne si sono proprio buttate nelle fauci del lupo. Personalmente, una donna in assetto di guerra, pronta a dare la morte, lei che è fucina di vita, mi crea notevole amarezza, ma sarà un problema mio. La prossima volta cercherò di nascere in Costarica, un Paese che da più di 40 ha eliminato le forze armate.
RispondiEliminaTutto vero, il nonnismo nelle caserme esisteva anche quando ancora le donne non andavano a fare il militare, figuriamoci ora.
RispondiEliminaero caporale e non ho violentato nessuna donna
RispondiEliminaanche perchè non ce n'erano
ma anche perchè pensavo sempre e solo alla mia ragazza
una lettera al giorno per 15 mesi
Che cotta!