mercoledì 22 gennaio 2014

Mafia, l’intervista a Di Matteo: “Riina mi vuole morto. I politici attaccano l’indagine”

Il pm dice del boss: "Non si limita a minacciare, ha ordinato di uccidermi". Il magistrato racconta la sua vita sotto scorta e parla dei tentativi, da parte delle istituzioni, di delegittimare il processo sulla trattativa tra Cosa Nostra e Stato








Riina su Di Matteo: “Nessuna pietà per questi”


Condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Antonino ScopellitiSempre nel 1995, nel processo per l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, del capo della mobile Boris Giuliano, e del professor Paolo Giaccone,
Nel 1997, nel processo per la strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta (Antonio MontinaroVito SchifaniRocco Dicillo), Riina venne condannato 
all'ergastolo ]. Lo stesso anno, nel processo per l'omicidio del Cesare Terranova, Riina ricevette un altro ergastolo .Nel 1998 Riina venne condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto[52].
Nel 1999, viene condannato all'ergastolo come mandante per la strage di via D'Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque dei suoi uomini di scorta (Emanuela LoiAgostino CatalanoVincenzo Li MuliWalter Eddie Cosina e Claudio Traina).
IN totale, 16 ergastoli, ma quando il boss si lamenta del 41 bis, tutti si attivano per andargli incontro.
                                                              Totò Riina ha fatto scuola, con le stragi di Capaci e di via D'Amelio.
Non solo ha delegittimato i giudici, li ha fatti ammazzare.
                                   
Il 41 bis  si applica a singoli detenuti ed è volto ad osta colare le comunicazioni degli stessi con le organizzazioni criminali operanti all'esterno, i contatti tra appartenenti alla stessa organizzazione criminale all'interno del carcere ed i contrasti tra gli appartenenti a diverse organizzazioni criminali, così da evitare il verificarsi di delitti e garantire la sicurezza e l'ordine pubblico anche fuori dalle carceri.


 La commissione europea ci ha criticato per il sovraffollamento delle carcerei e per le condizioni di vita dei detenuti, 
 Non credo che si riferisse ai detenuti di mafia per i quali ci si preoccupa di dare loro una compagnia durante  le 2-4 ore d'aria cui hanno diritto. Si dice che devoono mantenere la capacità di socializzare, affinchè dopo aver scontato  i vari ergastoli, siano ancora in grado di fare la loro porca figura in seno alla società.
Per Riina , il 41 BIS è una vera e propria  ossessione, se riuscusse almeno ad attenuarlo sarebbe  un un punto d'onore, e queste sono le sue richieste.
 1) Annullamento del decreto legge 41 bis
2) Carcerazione vicino alle case dei familiari
3) Nessuna censura sulla posta dei familiari

4) Chiusura delle super-carceri


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Per la seconda volta la mafia chiede l' abrogazione dell' articolo 41 bis
  che prevede il "carcere duro" per alcune categorie di crimini, tra cui la criminalità organizzata. Per questo l'indagine sulla trattativa Stato-mafia ha posto l'attenzione su episodi che lo riguardano, come il fatto che nel 1993 sono stati lasciati scadere circa trecento provvedimenti di carcere duro, come ha dichiarato l’ex ministro della Giustizia Giovanni Conso e sostiene che non ci fu trattativa. Fu revocato l'isolamento a Totò Riina. Inoltre ha coinvolto alcune persone che hanno cercato di modificare l'articolo 41 bis o che hanno avuto a che fare con l'articolo. Calogero Mannino, indagato per la trattativa, ha ricevuto un avviso di garanzia in cui "si parla genericamente di "pressioni" che Mannino avrebbe esercitato su "appartenenti alle istituzioni", sulla "tematica del 41 bis", il carcere duro che i capimafia cercavano di far revocare. Ascoltati sull'argomento anche Carlo Azeglio Ciampi e Oscar Luigi Scalfaro, al quale fu chiesto per lettera, di revocare il decreto legge 41 bis sul carcere duro
Emmò che si fa? Lo si accontenta ancora Totò u' curtu, 
prima che ordini un'altra strage o lo si chiude in una cella segreta e si butta via la chiave?













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6 commenti:

  1. Sono trattati troppo bene questi criminali!!! isolamento completo!
    Tomaso

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  2. Di fronte al delirio e/o alla vera e propria libidine di omicidio di Riina, mi pare che lo Stato si sia dimostrato eccessivamente assente, quasi flemmatico.
    Come se Riina avesse parlato di questioni del tutto astratte o assurde di astrologia, magia, sesso degli angeli o gioco dei tarocchi.
    Siamo proprio sicuri che per i nostri governi (non solo quest'ultimo) la mafia sia una priorità, nel senso di un Mostro da sconfiggere... e non solo a parole?
    Su questo ho parecchi dubbi...

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  3. Il problema più grande è che molti segreti sono coperti e bisogna partire dalla collusione mafia - politica per far finire questa piaga.

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  4. la mafia va avanti per la sua strada nel silenzio e nell'indifferenza delle istituzioni che troppe volte hanno lasciato soli i magistrati

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commenti