giovedì 17 aprile 2014

Un dilemma, ma non troppo, a mio parere.

ROMA - Anna diventerà madre, Lia invece il suo bambino l'ha perso. 

Inizia il quattro dicembre del 2013 all'ospedale Sandro Pertini di Roma questa storia di scambio di embrioni tra due coppie romane


Anna racconta, attraverso il suo avvocato, Michele Ambrosini: "Questi bambini vivono dentro di me, li ho sentiti battere sul mio cuore, crescono e sono sani.

Di Lia sappiamo invece che non ce l'ha fatta. Ha avuto un aborto spontaneo. Forse, se a Lia fossero stati impiantati i suoi embrioni e non quelli di Anna, oggi  sarebbe lei in attesa di due gemelli. E dunque futura madre ( ???).

Racconta Michele Ambrosini,  difensore di Anna e Luca. "Quando sono arrivati nel mio studio erano sconvolti. Portavano tra le mani i risultati della villocentesi, in cui c'era scritto che quei due gemelli che stavano aspettando, e che aspettano tutt'ora, non avevano nulla del loro patrimonio genetico... Mi hanno chiesto di tutelarli, lei è provata, soffre, "Avvocato, cosa posso fare adesso? Questi bambini li ho sentiti dentro di me". Ha deciso di portare avanti la gravidanza, Chi è oggi Anna, si chiede infatti l'avvocato Ambrosini, "una futura madre o un utero in affitto, coartatamente in affitto, e che cosa succederà dopo, quando Anna avrà messo al mondo i due gemelli che ha in grembo? ".


C'è chi avanza, come il genetista Giuseppe Novelli, membro della commissione d'inchiesta, uno scambio non di provette, ma di referti, avvenuto durante la villocentesi. Insomma ad Anna sarebbe stato semplicemente consegnato un referto sbagliato e i due gemelli sarebbero biologicamente suoi.
Sarebbe bello. Ma fino al parto è impossibile che Anna si sottoponga ad altri test, che potrebbero essere rischiosi per i bambini. E poi c'è Lia. Potrebbero Lia e Mario un giorno chiedere la restituzione di quei due gemelli che hanno il loro patrimonio genetico, ma che sono nati dal grembo di Anna? No, dice la legge.

Leggendo di questo fatto,  che nulla toglie a mio pare, alla necessità che in Italia venga confermata la Legge40, non ho potuto fare a meno di cercare di mettermi nei panni di queste due donne che hanno da anni il desiderio  di diventare madri, anche a costo di affrontare vie incerte e difficili proposte dalla scienza.
Non mi è stato difficile arrivare ad una conclusione che, a mio avviso è l'unica possibile.
Anna,  suo malgrado, sta prestando il proprio utero a due 'esseri innocenti venuti dal freddo', che non hanno niente in comune ne' con lei, ne' con suo marito . Il destino ha  giocato uno dei suoi scherzi e, poichè lei si è giustamente rifiutata di abortire, dovrebbe vivere questi ultimi mesi di attesa cercando d'immedesimarsi in una sorta d'icubatrice che, pur vivendo coscientemente in simbiosi con questi due bimbi, sa bene che non sono suoi e che, venuti alla luce, dovebbe consegnare  ai legittimi genitori; nè potrebbe  pensare di separare i due nascituri dai genitori naturali.
Io penso che da una situazione tanto strana  potrebbe nascere, tra queste due famiglie, un legame unico e prezioso, oltre ad un albero genealogico  estremamente "vitale".
Questo è ciò che farei io, senza alcun dubbio, e m'interesserebbe sapere la vostra opinione.




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17 commenti:

  1. Certo che serve una legge,ma è una situazione molto nuova ed intricata.Per me la madre è chi porta avanti la gravidanza anche se gli embrioni non sono suoi,diventerà quasi parente dei veri genitori.Staremo a vedere cosa succederà,mi auguro il meglio per i bimbi e i genitori!!!

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  2. Sto seguendo con interesse questa brutta vicenda...

    Dopo aver riflettuto parecchio, sono giunta alla tua stessa conclusione,

    I nascituri per fisico e carattere assomiglieranno ai veri genitori, e allora?

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  3. I giochini da Frankenstein bisogna saperli fare, forzando anche il mandato naturale quel tanto che basta per rendere una pratica efficace, ma non si può intervenire con certe leggerezze da far sembrare una cosa che io ritengo assolutamente lecita ed opportuna come una follia edonista! Il rischio e di dare fiato a certe posizioni medievali. Ad ogni buon conto credo che i genitori siano quelli che derminano l'imprinting e producono le cure parentali... ma sono, come dire, sentieri paludosi queli dell'etica.

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  4. Io credo fortemente che i figli siano di chi i cura e li cresce. E di chi li ama profondamente, al di là dei legami di sangue. Per quel che riguarda la legge40 la ritengo una imposizione assurda e sono contenta che finalmente anche la Consulta si sia esposta dichiarando anticostituzionale il divieto di procreazione attraverso la fecondazione eterologa.
    Ora speriamo che come dice la Lorenzin, arrivino anche i decreti da parte dello stato per mettere la parola fine. Poi, casi come questi dove la superficialità la fa da padrona effettivamente possono minare l'opinione della gente a tal proposito.
    Per fortuna ce ne è tanta che il cervello a prescindere, lo fa girare a dovere.
    Auguro con tutto il cuore a Lia di riprovare e di riuscire a coronare il suo sogno.
    E lo dico soprattutto perché so bene cosa significa provare un dolore come il suo.

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  5. Sono in pieno accordo con Mariella,i figli sono di chi li ama e li cura,ma c'è secondo me un altro problema da valutare:l'evoluzione Darwiana della specie fa una una tragica selezione naturale,c'è chi può partorire una volta all'anno,per molti anni e chi è sterile,forse una compensazione per non essere in troppi?
    Ciao,fulvio

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  6. Devo dire sinceramente che è una questione da brividi, non posso minimamente immaginare lo stato d'animo di queste persone. Mi domando anche come si possano fare errori del genere. Non ci sono davvero parole

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  7. Probabilmente la mia opinione è impopolare, però mi piace sempre essere onesto ed esprimere sinceramente quello che penso.Trovo la fecondazione assistita un atto di egoismo e non d'amore. Se una coppia con il cuore di genitori non riesce ad avere figli è perchè ci sono tanti, tantissimi figli al mondo che non hanno genitori. L'idea che queste persone che volevano un figlio "loro" sotto gli aspetti della carne, si ritrovino con figli comunque non "loro", lo trovo un "pareggiamento del karma". Chissà quanti altri in passato, dopo essere ricorsi alla fecondazione assistita si sono ritrovati a loro insaputa a crescere ( ed amare ) i figli di qualcun altro!
    L'amore non è fatto di geni, somiglianze ed pretese. L'amore è sapersi mettere a completa disposizione di una piccola vita per farla crescere forte e salda.
    Un caro saluto e tanti auguri di buona Pasqua.

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  8. Sono d'accordo con chi scrive che i figli sono di chi li cresce ma, in questa situazione specifica, siamo di fronte ad un errore e non ad un abbandono.
    Io la penso esattamente come te, Cristiana.
    Quei due bambini sono della madre biologica, finiti per errore nell'utero di un'altra donna.
    Non è poi così difficile come sembra......

    Bacio e buona giornata :)

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    1. Condivido Amaranta, non è questione di chi cura e dà affetto, qui si deve capire alla nascita a chi bisogna affidare i neonati che verranno successivamente allevati ed educati...

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    2. Esattamente ciò che penso io: non c'è stato nessun tipo di rifiuto da parte dei genitori naturali, i quali hanno il diritto di allevare con affetto e responsabilità i LORO figli.
      Cri

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  9. Proprio così. In questo caso,non si tratta di un rifiuto da parte dei genitori naturali, si tratta di un errore umano, quindi bisogna restituirli ai genitori biologici,in grado senza dubbio di allevarli ed educarli con amore.

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  10. Mia sorella Marilena (alias Amaranta) ha espresso e scritto il mio stessimo parere! L'errore fatto non deve ricadere su quei bambini, desiderati e voluti anche di genitori biologici ...... Del resto questo errore ha causato 6 vittime innocenti!!!!!!
    Un bacio Cri e serene festività!

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  11. C'è da prendere una decisione generosa da parte di entrambe le coppie. La mamma che li fa crescere dentro di sé li dovrà cedere, a parer mio, ai genitori biologici e insieme decidere un percorso genitoriale di vicinanza, almeno nei primi mesi di vita dei bimbi. Una situazione davvero complicata. I bimbi riconosceranno il battito del cuore e l'odore della mamma che li ha partoriti e in braccio a lei si sentiranno sicuri...non vorrei essere al posto di questi sfortunati genitori.
    Grazie Cristiana di essere passata da me:) ricambio gli auguri con affetto.
    Nou

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  12. Una situazione davvero difficile.

    Buona Pasqua cara.

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  13. Sicuramente è una situazione sconvolgente per tutti. La donna che sta portando avanti la gravidanza certo è la più colpita in questa assurda vicenda, è lei che li sta crescendo sapendo che poi gli verranno tolti.
    Auguri di una serena e felice Pasqua
    Ti abbraccio
    enrico

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