lunedì 26 agosto 2013

La macchina del tempo.


Germania, l'auto investe Hitler bambino: polemiche sul falso spot

I sensori "con l'anima", che si accorgono del pericolo prima ancora che si manifesti, avrebbero potuto regalare all'umanità un mondo senza Hitler. E' questo il senso di uno spot che ha spaccato in due la Germania, tra chi apprezza questo tipo di humor e chi, come la casa produttrice di Mercedes - la Daimler - si è immediatamente dissociata dalla finta pubblicità, dichiarando di trovare il contenuto inappropriato e pretendendo nel video una nota permanente che sottolinei il fatto che non si tratti di un annuncio ufficiale. La clip, una tesi di alcuni studenti della Film Academy di Ludwigsburg, mostra un'auto moderna attraversare il villaggio austriaco che diede i natali al dittatore, Braunau am Inn. Il veicolo si accorge di due bambine e frena prontamente. Ma quando il piccolo Fuhrer corre con un aquilone l'auto non si ferma e la madre non può far altro che urlare il nome di suo figlio prima che compaia la frase "Rileva i pericoli prima che si palesino" (a cura di Eleonora Giovinazzo)

Chi ha letto e legge Stephen King, sa quanto sia pericoloso cercare di cambiare ciò che è successo nel passato.
Non ci vuole molta fantasia per capire che,  le decisioni,  di ognuno di noi, provocano delle conseguenze che coinvolgono anche altri. Non mi appartiene, ma so che molti vorrebbero tornare indietro nel tempo   -ah se lo avessi saputo-   senza considerare che, forse, potrebbe essere andata  molto peggio. Insomma, sono avversa  ai SE e ai MA, per cui prendo questo spot della Mercedes come qualsiasi altro  paradosso pubblicitario.
Come la vedete, voi?


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13 commenti:

  1. Ahi pover'uomo che si vuol l'eroe ch'egli non è e non si accetta mai per quel che è

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  2. Se non fosse già morto l'ammazzerei io. I tedeschi a volte fanno finta di non capire e si indignano.

    Un bacione

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  3. C'è molta pregevolissima narrativa fantascientifica sui viaggi nel tempo con relative conseguenze, a partire da Herbert George Wells in poi. Per fortuna è irrealizzabile nella realtà di tutti i giorni, e il passato, nel bene e nel male, è immutabile. Quanto al futuro, è inconoscibile, e quindi anch'esso immutabile ("Vuoi far ridere Dio? Parlagli dei tuoi progetti."), a dispetto di quanto la gente provi a prevederlo e a influenzarlo.

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  4. Cara Cristiana parlarne del passato fa sempre bene per non dimenticare ciò che è stato!!! Parlando di questo spot è semplicemente di cattivo gusto!!!
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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  5. C'è tanto da avorare per il presente che credo le energie andrebbero convogliate a modificare gli orrori della storia conteporanea anzichè a fantasticare sulle possibili alternative di quella passata.

    Eppoi non dimentichamoci che tentativi di riscrittura della storia ne sono stati fatti, col revisionismo e le bugie, la negazione dell'olocausto e la ragione alle dittature, e nel propugnare la tesi che i morti son tutti uguali.


    E i creativi, infine, seppur discutibilmente fanno solo il loro lavoro......diciamocelo pure, spesso, un lavoro sporco.

    Un saluto :)

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  6. La conoscenza del passato dovrebbe insegnare ad affrontare meglio il presente ed il futuro, se tornassimo sempre indietro rimescolando le carte non andremmo mai avanti. Sai che caos!
    Sullo spot... mah...
    Carissimi saluti :)

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  7. Ora che l'ho potuto vedere — lo stupendo ben modulato grigio del video — dico che è un ennesimo perfetto e strapulito teutonico assassinio

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  8. Un plagio senza una vergogna di Heimat — ne è quasi l'episodio 12 che manca — di Edgar Reitz

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  9. non l'ho ancora guardato, ma dalla descrizione credo che ne apprezzerei di certo l'ironia :D

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  10. Non saprei.Si potrebbe stare delle ore a "filosofeggiare" sul passato,il destino,il tempo.etc.
    Di certo non è un gran spettacolo vedere un bambino che viene investito da un'auto.
    Ma ai pubblicitari interessa che se ne parli

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  11. Parecchio inquietante e anche tanto di cattivo gusto. NON MI PIACE.

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  12. Per taluni tutto fa brodo. La storia è “stata”, serve conoscerla per voltare pagina, per evitare di commettere gli stessi errori (e non ci si riesce quasi mai), non per lucrarci con una pubblicità. Sono comunque d'accordo con Amaranta che ha centrato il punto. Ma ho appena il tempo di sentirmi male e trovo subito nella mia memoria una cosa che m'aiuta a digerire certe... stranezze: “Osservate attentamente la vostra mano sinistra e dite a chi appartiene” (Jean Tartieu)

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  13. mille cose cambierei forse tutta una vita e forse ora sarebbe tutto più semplice !!!!

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