giovedì 19 settembre 2013

CONTATTI

Ho appena visto il film '1480', tratto dall'omonimo racconto di S.King,  Non sto a raccontarvi la trama, , dico soltanto che in questa storia, King prospetta, ancora una volta, la possibilità di una forma di esstenza ultraterrena , legata specialmente  a tragici eventi, con la facoltà di avare contatti con chi  ancora esiste. Il Fratello di mia madre era un 'medium' e io, pur essendo molto giovane, avevo ottenuto il permasso di assistere a queste sedute. Niente catene o tavolini traballanti, semplicemente uno 'spirito guida', tale Pestelozzi, un pedagogo svizzero che, essendo stato ferito da una pallottola attraverso la faccia, faceva sì che mio zio parlasse come se avesse una patata in bocca. Ma non voglio dilungarmi su questo, voglio solo dire che non sono scevra di interesse verso questi argomenti
Ed è per questo credo, che mi sono ricordata di un fatto successomi anni fa. Andammo a vivere in una grande casa sul lago, una casa che conoscevamo già, poichè abitata in precedenza da un amico-collega  di mio marito.
Ora si direbbe che era una persona 'solare', simpatico e ridanciano, detto  'panza a terra', perchè ovunque andasse , era solito dire che ci era arrivato di gran corsa.
Una notte lo sognai che si aggirava per il  solaio.
Non ci feci caso più di tanto e me ne dimenticai fino a quando non dovetti salirvi e, per la prima volta notai, sotto una delle due finestrlle, una scatoletta scura : l'aprii e vidi che conteneva dei proiettili.
La particolarità sta nel fatto che il nostro amico era morto qualche anno prima,nella stessa casa; c'era chi diceva che fosse morto d'infarto e chi sosteneva che si fosse sparato. Tranne che per pochi intimi, ovviamente,  questo fatto rimase un mistero , ci fu anche un funerale, ma quella scoperta "guidata" mi convinse che Massimo si era tolto la vita.




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9 commenti:

  1. Cara Cara Cristiana, non so se questo racconto sia veramente reale!!! So solo che è bello e mette un po di ansia quando ci si trova in luoghi non tanto illuminati. Bello veramente.
    Tomaso

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  2. chissà, certe volte è bello credere anche a queste cose......

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  3. Penso che conosci la storia di Gustavo Rol,nel caso volessi approfondire.

    click documento

    Sul solito ballista da Freedom

    Con tutto il tempo che ha avuto,avrebbe potuto rivoltare l'Italia come un calzino,al contrario si è solo fatto gli affaracci suoi.

    Saluti

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  4. Se si pensa che usiamo solo una minima parte del nostro potenziale cerebrale, di queste cose non ci si stupisce per niente. Io qualche notte fa ho sognato una cosa che in effetti, a mia totale insaputa, era appena successa davvero. Il problema è che spesso questi fenomeni spaventano, complimenti a te quindi per la serenità con cui vivi e racconti.
    buon weekend :)

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  5. Non mi sono mai occupato di fenomeni che non hanno una – come si suol dire – logica scientifica... fa parte della mia formazione. Ma so anche che sino a qualche decennio fa i viaggi sulla luna erano considerati pura follia o sciocchezze da fantascienza, dunque, un po' di sano laicismo nei confronti del “non spiegabile” è d'obbligo. E mette pure al riparo da cattive figure. In fin dei conti la mente umana non forse è il più vasto territorio inesplorato che si conosca? :-)

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  6. In me trovi terreno fertile. Soprattutto durante l'adolescenza ho presentito la morte di mia zia, prima che accadesse oppure mi alzavo il mattino e pensavo che sarebbe stato bello prendere un 9 nel tema (cosa quasi impossibile dato che frequentavo il ginnasio al Parini, scuola severissima). Poi, arrivata a scuola, la prof. di lettere mi consegnava il tema complimentandosi. Mi aveva messo 9. Ma questi sono solo due piccoli episodi. Ancora oggi qualche volta anticipo fatti che avvengono magari il giorno dopo o dopo due giorni. Ogni volta provo uno spavento tremendo. Ne ho paura.
    P-S. - Cristiana, se vuoi passare da me, forse questa volta ti va di esserci. Mi farebbe piacere conoscerti.

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  7. Bellissimo racconto, complimenti; stranamente si affaccia su un mio abbozzo per un racconto lungo che ho depositato tra gli abbozzi incompiuti appunto.
    È qualcosa di simile: un antico scolaro che torna alla città natale per il funerale del suo amato professore e va ad abitare nella vecchia casa paterna, abbandonata dopo la morte della madre, e non avendo niente da fare va in soffitta e trova cose...
    Mi è piaciuto tanto forse anche per questa affinità.
    Ciao Cristiana.

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